L'incontro più importante..

DIANA CASSANDRA BLACKWOOD


Era tesa.
No di più.
Era in ansia. Da quel colloquio dipendevano tante cose, non solo la sua indipendenza, ma anche una sicurezza che da anni cercava e che solo Hogwarts era stata in grado di darle.
Da anni cercava di mettere a tacere quella parte. Quella parte che rischiava ogni giorno di sopraffarla e di ucciderla. Quella parte che aveva praticamente ucciso suo padre con la sete di potere, e che lei cercava di fuggire da quando era praticamente uscita da quelle mura.
Quel giorno aveva un incontro con il professor Malfoy, preside al momento della scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts. Si avvicinò lentamente al gargoyle di pietra che al settimo piano nascondeva l'ufficio del preside e mormorò la parola d'ordine che le era stata comuncata nella elttera insieme all'ora e al giorno.
Equilibrio disse alla statua di pietra che lentamente girò su stessa rivelando le scale per salire dal preside, la parola d'ordine diceva tutto riguardo a quello che pensava il preside al momento e Diana era assolutamente d'accordo, equilibrio era la parola adatta per un'epoca come la loro che ancora si leccava le ferite dalla guerra magica.
Una volta salite le scale aspettò fuori dall'ufficio in silenzio, dopo qualche istante bussò e attese che le venisse detto di entrare.
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Andrew Malfoy
Malfoy non si era ancora abituato a quell’ufficio sontuoso. Era ancora abituato al suo piccolo ufficio nella sala comune Serpeverde. Quella mattina si trovava in ufficio in attesa della nuova custode: una ragazza piuttosto giovane che aveva presentato la sua candidatura dopo l’allontanamento e l’incarcerazione del precedente custode: Peter Intima.
Il mondo magico sicuramente si stava leccando le ferite dell’ultima guerra magica che aveva sconvolto in prims il mondo magico, ma anche l’istituzione scolastica ne era stata fortemente colpita. La preside precedente a Malfoy, Leila, era ancora in missione per la scuola per svolgere indagini accurate sul ciò che stava avvenendo ai confini del mondo magico.
Hogwarts aveva bisogno di una guida stabile e di personale competente e preparato. Per questo Andrew aveva deciso di accettare un incontro con Diana Balckwood, colei che sarebbe diventata la futura custode della scuola.
Assopito ancora nei suoi pensieri sentì bussare: “Avanti” disse con tono cortese. Finalmente Diana era arrivata. “Si accomodi pure” disse sempre con tono garbato. Intanto Malfoy si era alzato per andare a stringere la mano alla maga. “Le posso offrire qualche cosa?” chiese. Prima di proseguire aspettò che la giovane donna si fosse messa a suo agio.

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DIANA CASSANDRA BLACKWOOD


Aspettò giusto qualche istante prima di essere chiamata ad entrare. Quando le fu concesso di aprire la porta, afferrò la maniglia decisa e aprì la porta rivelando l'ambiente che non era molto cambiato dall'ultima volta che ci aveva messo piede al suo ultimo anno, circa sei anni prima.
Il preside, o il sostituto preside visto che la precedente era scomparso o via per lavoro come si diceva, si alzò venendole incontro e pronunciando la solita forma di cortesia Si accomodi pure, intanto si era avvicinato per stringerle la mano e Diana con decisione offrì la sua stringendo quella dell'uomo davanti a lei. Dalla stretta di mano si capivano molte cose e quella del professor Malfoy era decisamente la stretta di un uomo che sapeva il fatto suo. “Le posso offrire qualche cosa?” domandò il professore e Diana mentre si accomodava sulla poltrona in velluto verde muschio alzò lo sguardo sull'uomo e disse - Se non le è di troppo disturbo, gradirei una tazza di tè alla menta -.
Intanto la tensione si era leggermente allentata, ma non tale da farla rilassare del tutto. - Grazie - aggiunse alcuni istanti dopo mentre si domandava cosa avrebbe chiesto il professore: lei voleva quel posto, ne andava della sicurezza della scuola e della sua.
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SPOILER (clicca per visualizzare)

Sei hai letto la scheda saprai che Diana ha una componente "cattiva" che cerca di spingerla a fare del male (infatti il cognome è lo stesso di Morwen XD), il posto da custode le serve perchè mai come nei 7 anni a scuola era riuscita a sedare la sua parte di strega nera

Andrew Malfoy
“Certamente che può avere una tazza di thè alla menta” disse alla signora che era appena entrata nel suo ufficio. In breve tempo gli porse una tazza fumante di thè. “Lo prende nero o con lo zucchero?” chiese alla donna.
Ora, dopo aver messo a suo agio la donna, era il momento per Malfoy di iniziare ad addentrarsi nella vita, nelle intenzioni e nei pensieri della nuova aspirante custode.
Andrew, avendo vissuto per anni tra maghi e magia oscura, si sentiva piuttosto pronto ad affrontare il colloquio. “Signorina”, disse con un tono un po’ più freddo di quello del benvenuto, “ho visto che ha fatto domanda per diventare custode nella scuola. Come mai quest’interesse?” chiese senza molti giri di parole.

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fortunatamente il tè alla menta fu pronto in poco tempo e Diana prese la tazza rispondendo contemporaneamente alla domanda dell'uomo. - No grazie niente zucchero - disse prendendo la tazza e guardando il preside risedersi e guardarla come a dire "Bene veniamo a no"!
“Signorina, ho visto che ha fatto domanda per diventare custode nella scuola. Come mai quest’interesse?”
Domanda diretta.
Risposta? Diretta o indiretta? Dire la verità o semplicemente quello che uno voleva sentirsi dire?
- Professor Malfoy... - si schiarì la voce mentre alzavo lo sguardo sull'uomo e poggiava la tazza piena ancora a metà del suo tè.
- Potrei dirle che ho frequentato Hogwarts e sono stati i migliori anni della mia vita e sarebbe vero, potrei dire che il mio unico interesse sarebbe quello di garantire la sicurezza della scuola e dei suoi studenti come fu garantita a me e sarebbe ancora vero, ma non sarebbe ancora del tutto la verità - mentre parlava non aveva mai distolto lo sguardo dal professore, solo alla fine lo abbasso un po' per prendere la tazza di tè e bere un sorso, quando ebbe fatto sorrise un attimo prima di dire.
- Credo che la sincerità sia la prima cosa e quindi mi dica lei se vuole sentire quella assoluta, o quella ammantata da buoni propositi...che ho sicuramente ma ometterei qualcosa che forse lei dovrebbe sapere.. - aggiunse prima di bere un altro sorso di tè e sperando che la sua sincerità non venisse presa per sfacciataggine, voleva istaurare un rapporto sincerto con il suo possibile datore di lavoro e se avesse avuto il posto voelva che almeno il preside sapesse perchè ne aveva assolutamente bisogno.

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Andrew Malfoy
Malfoy fu telegrafico: “l’assoluta verità” disse senza troppi fronzoli.

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Il professor Malfoy non era una persona che badava ai fronzoli o alle belle forme, e la sua risposta fu telegrafica e diretta: l'assoluta verità era ciò che voleva ed era ciò che Diana era disposta a dare.
- Bene, professor Malfoy - esclamò finendo di bere il suo tè e lasciando solo il fondo che avrebbe voluto leggere ma forse non era il caso in quel momento.
- Sarò breve e coincisa. Io nasco dal unione di due antiche famiglie di stirpe di sangue - iniziò a dire Diana - è così che venivano prima indicate le stirpe purosangue e così vengono indicate a New Salem. Due stirpi che forse non avrebbero mai dovuto unirsi perchè la famiglia di mio padre è una stirpe di streghe per lo più nere, mentre quelle di mia madre è una stirpe di streghe votate al bene. - prese un grosso respiro e fissò poco oltre la spalla del preside oltre lo studio, e oltre la finesta, perdendosi nelle nuvole grigie a tratti nere che presagivano pioggia. - La stirpe di mia madre è la famiglia che tra le dodici famiglie di Salem ha sempre avuto la Vista più chiara e la mia bisnonna era una grande veggente. Purtroppo vide la mia nascita e vide che non sarebbe stata una cosa né buona né malvaggia. - continuò il suo racconto con voce chiara e limpida senza fronzoli o inutili abbellimenti, la verità così com'era e senza inutili giri di parole. - A conti fatti io sono un punto di incontro tra sangue malvaggio e sangue buono e ognuna delle due parti tenta di portarmi sulle sue sponde. Ho bisogno di tranquillità e nessun posto è riuscita a sedare la mia parte di sangue nero come Hogwarts, nei sette anni trascorsi qui ho avuto la certezza di non aver trovato una soluzione seppur temporanea. -. Sorrise di un sorriso appena accennato, un lieve sollevamento degli angoli delle labbra, nulla di più. - D'altra parte la mia discendenza mi ha reso forte, e gli studi ad Hogwarts hanno aiutato a sviluppare la mia magia e le assicuro che non trovereste una strega della mia età e con le mie capacità -.
Non era presunzione o ambizione, era lo stato dei fatti. Diplomatasi in tutti i suoi M.A.G.O. con il massimo dei voti, discendente di una famiglia di Veggenti e dove la Vista non si era persa ma si era rafforzata di generazione in generazione, e a suo modo resa speciale dalla convergenza delle due stirpi, Diana Cassandra Blackwood era un elemento che era meglio avere dalla proprio parte, purché non fosse la sponda da cui lei cercava di fuggire.

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Andrew Malfoy
Malfoy ascoltò con attenzione la donna. Era un uomo diretto, chiaro e gelido, soprattutto quando non conosceva bene le persone. Non aveva ancora capito come classificare la nuova custode: una meticcia tra bene e male, una veggente e con aspirazioni ancor più pericolose. Un mix davvero esplosivo.
Malfoy decise di agire come il suo solito, con cinismo e freddezza. “Come immagino lei abbia ben letto per le mansioni che le sono richieste qui in questa scuola per il ruolo per il cui lei ha fatto domanda non sono valutate le competenze magiche e neppure sono richieste” disse gelando la conversazione. “Mi fa piacere ed apprezzo la sincerità con la quale mi ha esposto la sua genealogia familiare e le doti da veggente apparentemente fondate.” Disse ancor più freddamente. “Se lei è dotata di tutte queste straordinarie capacità, traborda di competenze magiche, di capacità di vedere il futuro e di cultura perché mai ha chiesto di diventare custode in questa scuola?” chiese osservando la donna diritta negli occhi e con un gesto fece sparire la tazzina di thè terminata.

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DIANA CASSANDRA BLACKWOOD



“Come immagino lei abbia ben letto per le mansioni che le sono richieste qui in questa scuola per il ruolo per il cui lei ha fatto domanda non sono valutate le competenze magiche e neppure sono richieste Mi fa piacere ed apprezzo la sincerità con la quale mi ha esposto la sua genealogia familiare e le doti da veggente apparentemente fondate. Se lei è dotata di tutte queste straordinarie capacità, traborda di competenze magiche, di capacità di vedere il futuro e di cultura perché mai ha chiesto di diventare custode in questa scuola?

Certo che quanto a maniera il professor Malfoy lasciava a desiderare a volte, e quanto a schietezza sapeva essere gelido come il vento del nord, ma lei non si lasciava intimorire.
- Signor Malfoy non ho necessità di usare le mie capacità in ruoli riconosciuti o strapagati, non no ho quest'ambizione e non ho bisogno di guadagnare per vivere. Al contrario vorrei offrire le mie capacità a questa scuola, sia perchè per me rappresenta un luogo dove l'equilibrio delle parti potrebbe aiutarmi a liberarmi delle pulsioni negative e in fondo ammettiamolo professor Malfoy, potrei essere decisamente di grande aiuto alla sua scuola. - se lui era sincero quella di Diana era forse schietezza.

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Andrew Malfoy
Malfoy notò un leggero irrigidimento della ragazza alle sue parole. Nulla di inaspettato, aveva sempre lo stesso effetto. “In che cosa sente di poter dimostrare la sua utilità alla scuola?” chiese curisoso

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DIANA CASSANDRA BLACKWOOD


Alla domanda del professore le sorse spontaneo un sorriso sulle labbra. Come poteva aiutare.
- Ho una conoscenza quasi perfetta di questo castello Professore - disse la ragazza unendo le mani in grembo. - Quando ero studentessa l'ho percorsa in lungo e in largo e nonostante alcune modifiche dovute alla Grande Battaglia sono certa di poter offrire un servizio d'ordine di ottimo livello. - aggiunse Diana guardando il docente e come custode del castello questo sarebbe uno dei miei principali compiti, controllare l'ordine e la sicurezza ovviamente aiutata dal corpo dei prefetti -
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Andrew Malfoy
Malfoy osservò per qualche istante la donna che sedeva di fronte a lui. Sembrava sincera, ma le sue domande e le sue curiosità non erano ancora finite. L’aveva intrigato molto il suo legame con il lato del male e decise, vista la situazione, di approfondire. “Cosa mi dice del suo legame con il lato, se così possiamo dire, oscuro?” chiese a bruciapelo Malfoy. Andrew voleva capire di più di quell’enigmatica donna che era di fronte a lui.

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