Bellatrix90 |
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| Leila Greenhill Leila si portò l'indice alle labbra, facendo segno ad Alexander di non rompere il silenzio. Gli avrebbe spiegato più tardi il rituale. Si avvicinò all'ultima roccia. Era l'ultimo punto cardinale, il più importante: lì sorgeva il sole, lì avevano origine la luce e il giorno. Lì incise Sigel, runa del successo, della luce, del sole. La runa della protezione dal mondo sovrannaturale. "Urdhr, Verthandi, Skuld. Urdhr, Verthandi, Skuld". Sigel si illuminò per un istante, sigillando dentro di sè la magia. Ora mancava un'ultima formula. "Alex, estrai la bacchetta e prendimi per mano. Ho bisogno anche della tua magia." Gli antichi rituali davano molta importanza alle metà che formano l'intero: bianco e nero, notte e giorno, bene e male, maschio e femmina. La loro magia combinata sarebbe stata più potente. Leila recitò la formula cara a Odino:
"Þat kann ek it ellifta: ef ek skal til orrustu leiða langvini, und randir ek gel, en þeir með ríki fara heilir hildar til, heilir hildi frá, koma þeir heilir hvaðan."
Non appena ebbe finito di recitare l'incantesimo, quattro scie di luce partirono dalle rocce che aveva inciso. Illuminarono la notte per pochi istanti, si incontrarono a metà strada e svanirono nel nulla. Leila rivolse ad Alexander un sorriso: sembrava che ce l'avessero fatta. "Preferirei darti spiegazioni sul rituale fuori dalla Foresta Proibita, se non ti dispiace. Ma se preferisci andare a dormire, lo capisco: si è fatto tardi." Scheletri ruolate by Expetto Patronum {GdR QUI!
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