Foglie di tè

Leila rimase a lungo a fissare il fondo della sua tazza. Aveva trascorso gli ultimi 20 minuti sorseggiando del tè nero a foglie larghe, di qualità pregiatissima, che le aveva mandato quella mattina una sua compagna di Casa. Dopo aver frequentato Hogwarts, le due streghe avevano lasciato l'Inghilterra per conoscere il mondo: Leila era tornata dopo un paio di anni, mentre la sua amica aveva messo le radici in India. Ed era proprio da lì che il tè proveniva.
Esperta di divinazione, Leila non ci mise molto a capire che quelle foglie erano perfette per la tasseomanzia. Ora stava osservando la figura che avevano formato: una clessidra. Il tempo, o l'assenza di esso. Un periodo di stallo, forse? Effettivamente, di recente le cose erano state piuttosto tranquille ad Hogwarts, così come nel mondo magico: nessun negozio era saltato per aria, nessun mago o strega era sparito nel nulla, non si erano viste strane creature per le strade di Diagon Alley... Ma la clessidra non mentiva: era un periodo di stallo, non di serenità. Il momento sarebbe arrivato, e non dovevano farsi trovare impreparati.
La Preside si alzò dalla sua scrivania per raggiungere un angolo remoto della stanza, dove era appesa un'ampia tenda, lontana da ogni finestra. Scostò la tenda, e rimase ad osservare per qualche istante il grosso calderone che fino a quel momento era rimasto celato. "Uh, sembra proprio il momento di aggiungere il bezoar!"
Dopo aver gettato la pietra nel calderone e mischiato la pozione, Leila richiuse la tenda e tornò alla sua scrivania. Fortuna che aveva fatto un incantesimo isolante: quella pozione di certo non profumava!

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